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giovedì 30 gennaio 2020

Il mulino sulla Floss

Perché leggi le vittoriane?  - mi chiedono  - Cosa possono dirti autrici ottocentesche, cosa c'entrano con la complessità del nostro tempo? - Sono intense, profonde, attualissime - rispondo.
Sull'attualità dovrei specificare, ma non è mia intenzione farlo ora, preferisco raccontare de Il mulino sulla Floss, di George Eliot, alias Mary Ann Evans (1819 - 1880), i cui libri finirono persino sul comodino della regina Vittoria.
Scordatevi qui  il lieto fine, con il matrimonio, la festa e la composizione ordinata e armoniosa di fatti e conflitti. L'andamento della narrazione sembra piuttosto  ricalcato sulle dinamiche fluviali della Floss, nel suo  scorrere lento e limaccioso, passibile però di repentine correnti e improvvise alluvioni. Così sono  i sentimenti e le azioni di protagonisti e protagoniste: si manifestano piano piano, vengono ribaditi e poi si trasformano in un turbine di emozioni che contagia, coinvolge e intriga  irrimediabilmente.
Scritto nel 1860, quando l'autrice aveva già pubblicato  Scene di vita clericale e viveva ormai da tempo  more uxorio con George Henry Lewes, destando non poco scandalo tra i benpensanti contemporanei. Settecentosessantasei pagine di godimento puro, tra progressione della trama, piuttosto scarna, e digressioni del narratore (narratrice) onnisciente che puntualizza, annota, chiosa e si permette un coinvolgimento diretto nell'interpretazione dei fatti e del carattere delle persone. Proprio lo spostamento di attenzione da trama a carattere dei personaggi primari e secondari caratterizza questo romanzo rendendolo interessante, a mio parere,  anche  a lettrici e lettori di oggi.
Romanzo corale con al centro una famiglia benestante proprietaria da tre generazionidi un mulino, sono i signori Tulliver, genitori di Tom e Maggie, fratelli legati da un rapporto molto forte e profondo, anche se  sbilanciato da parte della ragazza. Infatti è l'infinita ammirazione di Maggie per Tom, il suo perenne bisogno di approvazione e il patetico desiderio di compiacerlo, a fronte della severità di giudizio di lui, con la sua miope capacità di comprensione e l'enorme stima di sé che segna la temperatura di questa  fratellanza asimmetrica. Intorno, un nugolo di parenti con una spiccata propensione a influenzarli. La vicenda comincia con Maggie bambina e Tom in procinto di incominciare nuovi studi.  La mente di Maggie è più predisposta alla conoscenza e più veloce nell'apprendere ma, sebbene queste caratteristiche vengano riconosciute dal padre, non viene considerata per lei la strada dell'istruzione perché è solo una donna. Si percepisce nettamente l'ambiguità del tono dell'autrice mentre sottolinea  il destino prefissato della ragazza, obbligata dalle convenzioni ad adeguarsi al futuro ruolo di moglie, madre, donna di casa, a cui la cultura a poco potrà servire. La storia si svolge fino all'età adulta dei due ragazzi, con alterne sfortune, promesse ardue a mantenersi, per Tom la dura gavetta del lavoro e per Maggie il desiderio di autonomia frustrato dalla volontà di lui di ricacciarla nel limbo della dipendenza fraterna.
George Eliot, com'è ricordata perché lei stessa si identificò pienamente nel suo nom de plume, ha trasformato la vita ordinaria e scontata del piccolo paese di St.Ogg's, con le case dai tetti rossi e le più umili abitazioni in riva al fiume,  in una vicenda pulsante in cui  si respira l'anelito a benessere, amore e cultura come ricompensa per disastri e fatica.  Troppo spesso mortificato da traduzioni parziali e riduzioni vandalizzanti,  Il Mulino sulla Floss merita di essere  letto nell'edizione integrale per gustare le puntuali descrizioni del paesaggio, dovute all'approccio positivista dell'autrice, e l'ironia  dei dialoghi, sapientemente cesellati tra rispetto delle convenzioni e primato dei desideri.  

Il mulino sulla Floss (The Mill on the Floss), George Eliot, traduz. di Alessandro Fabrizi, introduz. di Emanuele Trevi, Neri Pozza Editore, 2019.

già pubblicato su
https://cartesensibili.wordpress.com/2020/01/28/lauradeilibri-laura-bertolotti-il-mulino-sulla-floss/



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