Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

giovedì 23 aprile 2015

La nonna addormentata

Di una delicatezza rara, questo libro rende tristi noi adulti e pone domande ai piccoli lettori, basta essere pronti a rispondere, magari usando le parole dei sentimenti invece di quelle della ragione. Però non mi ha fatto piangere, né credo faccia piangere le bambine e i bambini che lo sfoglieranno e leggeranno.
Perché la nonna dorme da un mese, tutto il giorno e, anche se la mamma dice che è come la Bella Addormentata della fiaba, in attesa del Principe Azzurro che la risvegli con un bacio, il suo nipotino preferisce ricordarla com'era, prima di addormentarsi.
Gli leggeva e raccontava tante storie, lo abbracciava e lo faceva "scomparire nel suo amore". E preparava la pasta al pomodoro più buona del mondo.
Aveva anche delle simpatiche stranezze, come agghindarsi e ballare il walzer, tutta sola. Oppure strappare i fiori del giardino per preparare la zuppa. Ora che il principe  l'ha portata via, gli manca tanto. 
Quando i bambini si confrontano con il tema della morte non usano le nostre categorie di pensiero e la poesia del disegno e le parole di questa storia sono fatti per loro. E per tutti.

La nonna addormentata, Roberto Parmeggiani, Joao Vaz de Carvalho, Kalandraka, 2015.