Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl

giovedì 18 aprile 2013

In loving memory


La morte è bandita dai nostri discorsi, è l'ultimo tabù che ci rimane. Non se ne parla, quasi fossimo immortali.
Si muore prevalentemente nell'atmosfera asettica degli ospedali e le spoglie vengono presto rimosse per non turbare i vivi. Ma, nell'approccio medico, manca il calore della stretta di mano, la carezza di accompagnamento alla soglia senza ritorno.
Quando una persona cara ci lascia, si avverte la sua mancanza come un vuoto incolmabile, che si serra in un nodo in gola e costringe alle lacrime o le ingoia in un sorso gelido. 
Perché la morte, ancorché negata o sminuita, ci pone domande di senso, mentre silenzia le parole per dire, urlare lo sgomento, la rabbia e l'impotenza di fronte alla nostra finitudine.
Se riflettiamo, manca nel nostro apparato educativo l'allenamento a fronteggiare il dolore della perdita.

Anche i bambini hanno diritto di sapere, ma non è un diritto riconosciuto perché non vengono considerati interlocutori validi e necessari, con la conseguenza di negare loro la comprensione della vita dei "grandi".
Quanti pensano di proteggere i piccoli tacendo sulla morte dei propri cari o deviando il discorso e inventando improbabili viaggi, dovrebbero almeno lasciarsi tangere dal dubbio di crescere individui fragili.
Infatti, non siamo adulti resilienti se non riusciamo a resistere alle avversità adattandoci creativamente, riconoscendo le nostre fragilità senza diventarne vittime.
Ecco perché i libri che propongo oggi parlano della morte o ne fanno cenno.
Se inserita in un piano narrativo, la si può incontrare cogliendone la complessità, oltre il disagio personale, verso una condivisione che
permetta di attraversarne il dolore.
Così è la vita. Imparare a dirsi addio, Concita De Gregorio, Einaudi, 2011.
Fai bei sogni, Massimo Gramellini, Longanesi, 2012.
Accabadora, Michela Murgia, Einaudi, 2009.

per  bimbe/i, oltre i 9 anni:
Mio nonno era un ciliegio,  Angela Nanetti, illustraz. di  Anna & Elena Balbusso, Einaudi, 1998.
Se è una bambina, Beatrice Masini, Rizzoli, 1998.



In loving memory of  Franco, my dearest brother