Cibo, fame, guerra, morte, è il quadrilatero del romanzo di Rosella Postorino, uno spazio percorso ogni giorno, tre volte al giorno, per la mania di persecuzione di Hitler, da dieci donne costrette a farsi assaggiatrici dei suoi pasti vegetariani. Donne che apparentemente sfuggono alla fame, connaturata alla guerra, eppure sempre a un passo dalla morte per l'obbligo di mangiare sempre, con o senza appetito, senza poter scegliere, senza poter sottrarsi alla coercizione. Nella finzione del romanzo lo racconta Rosa Sauer, nei panni di Margot Wölk, l'unica assaggiatrice sopravvissuta di quel gruppo.
Quindi una storia vera, Le assaggiatrici, una costruzione accurata che l'autrice ha ideato dopo
approfondimenti storici e la visita al luogo dove si trovava "la tana del
lupo". A Postorino la motivazione a questa particolare scrittura venne
dopo aver letto che Wölk aveva deciso, dopo un lungo
silenzio, di parlare della sua storia, ma
non fu possibile incontrarla perché la donna, ormai novantatreenne, era da poco morta. Tuttavia la sua storia prese
forma nel romanzo, fresco di Premio Campiello 2018, che ci consegna tutto
il dilemma di quelle donne e la loro paura quotidiana, fino al tragico epilogo.
Come Rosa, anche Wölk
aveva raggiunto i suoceri lasciando Berlino, dove svolgeva il lavoro di segretaria, mentre il marito era in
guerra. Le altre donne erano invece del posto e, ogni giorno, con qualunque
tempo e con qualunque disposizione fisica, erano portate in un luogo chiamato "mensa", dovevano mangiare, e poi aspettare un tempo ragionevolmente lungo,
nel caso il veleno avesse fatto effetto. Erano donne portatrici di storie
diverse, con caratteri diversi e approcci alla situazione e reazioni diverse.
Un microcosmo che l'autrice ricrea sapientemente con le priorità
delle loro vite funestate dalla mansione che svolgevano. Le loro storie si intrecciano, rivelando anche
slanci di solidarietà e picchi di egoismo e indifferenza.
Intervistata sulla veridicità del racconto, Rosella Postorino ha sottolineato la libertà del narrare, ma a chi legge basta tutta la realtà del contesto storico a giustificare il disagio crescente e l'orrore che si accompagna, anche in questo caso, al nazismo e alle sue follie.
Speculare sulla fame degli altri per salvarsi la pelle, uno dei tanti oscuri drammi perpetrati da Hitler.
Le assaggiatrici, Rosella Postorino, Feltrinelli, 2018.
Intervistata sulla veridicità del racconto, Rosella Postorino ha sottolineato la libertà del narrare, ma a chi legge basta tutta la realtà del contesto storico a giustificare il disagio crescente e l'orrore che si accompagna, anche in questo caso, al nazismo e alle sue follie.
Speculare sulla fame degli altri per salvarsi la pelle, uno dei tanti oscuri drammi perpetrati da Hitler.
Le assaggiatrici, Rosella Postorino, Feltrinelli, 2018.
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