Quentin Blake per Mathilda di Rohald Dahl
venerdì 8 marzo 2019
Giornata Internazionale della Donna 2019
Quante sono le donne che hanno conseguito un primato in qualche ambito eppure di loro non si sa nulla?
Tante, troppe, sepolte da stereotipi, oscurate da pregiudizi, anche se si sono mosse con intelligenza, determinazione e coraggio nella vita.
Il volume dell'Associazione Toponomastica femminile, Le mille. I primati delle donne, a cura di Ester Rizzo, intende nominare quelle donne perché si "riapproprino del palcoscenico" e venga ricordato il loro merito anche attraverso la visibilità di una strada o altro spazio pubblico a loro dedicato.
Il testo documenta una ricerca a più mani durata quattro anni e presenta le biografie delle prime donne in viaggio, nello sport, tra le note, in politica, le prime premiate con il Nobel, e poi le letterate, pittrici, scultrici, fotografe, giornaliste. Ma non è un libro che guarda al passato, anzi, queste donne rappresentano un modello positivo per quelle di oggi perché continuino a realizzare i loro progetti, e possa essere riconosciuto il loro valore, così da poter dirsi, tutti noi, finalmente, di abitare una società equa, paritaria, davvero democratica.
Mi pare un libro pertinente alla Giornata Internazionale della Donna, in un momento in cui, da più parti, traspare il disegno di ricacciarci in un unico ruolo, quello di fattrice e figurina affaccendata tra biberon, pentole e panni sporchi, in barba ai nostri talenti e desideri. E al diritto fondamentale, come persone, di veder realizzati i propri sogni.
Le mille. I primati delle donne, Associazione Toponomastica Femminile, a cura di Ester Rizzo, prefaz. di Valeria Fedeli, Navarra Editore, 2016.
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