Uno sguardo sull'adolescenza,
insieme spietato e nostalgico, e un racconto che ci consegna una personaggia
ribelle per forza, nell'Italia degli anni Cinquanta. Il romanzo Tulipani per il compleanno, di Gloria
Spessotto (Luciana Tufani Editrice, 2015), ha l'incanto e il disincanto
dell'età definita ingrata eppure, per l'autrice, presentata anche come esperienza
di una «grandiosa capacità di sognare». Giulia ha quindici anni, lavora nel bar
del padre, va a scuola dalle suore e accudisce la madre, perennemente ammalata,
legge avidamente e sogna. Il paese dove scorrazza in bicicletta è l'estensione
della sua casa e della sua famiglia, lo conosce e lo ama nei suoi angoli più
segreti. In un tempo lontanissimo dalle amicizie virtuali dei social network odierni, le sue amiche,
Sandra, Miriam, Tullia e Giuliana, sono presenze reali e quotidiane nella
scuola oppressiva delle religiose, che inculca sensi di colpa e veicola
stereotipi sociali e di genere. Ma Giulia e le sue amiche riescono a divertirsi
ugualmente, in una sorprendente fronda tra lo slalom dei divieti. La narrazione
non è lineare, ha piuttosto un andamento rapsodico, perché basata sui ricordi
che affiorano casualmente, a partire da una notizia che raggiunge Giulia, ormai
settantenne, nel giorno del suo compleanno e la riporta al tempo vissuto decenni prima, colorato dall'amore per
Alberto. Lui è un uomo, con tutto il fascino della libertà che esprime il suo
essere adulto rispetto a lei, ancora ragazzina. L'amore di Giulia per Alberto è
un posto della mente e del cuore, lontano dagli occhi inquisitori della madre e
dalle convenzioni sociali, è un giardino segreto dove sono ammessi solo loro
due. È anche un modo come un altro per marcare la distanza dai desideri e dalle
aspettative della madre, sempre ipercritica nei suoi confronti, e sempre
bisognosa di cure. Le unisce un rapporto conflittuale, in cui si intreccia la
malattia, anche nel senso più generale di infelicità, che obbliga Giulia a
dimettere i panni di figlia per vestire quelli di madre, per accogliere le
richieste pressanti di una mamma esigente. E l'amore per Alberto, sebbene privo
di un progetto di vita, e senza alcuna visione su un possibile futuro, è pur
sempre vita allo stato puro, nonché palestra di dolore e crescita. Un lungo
addio, fatto di rari incontri, molti silenzi, ricordi e tristezza ne segna la fine, insieme all'età dei sogni.
Poi, una notizia letta per caso, trafigge l'indifferenza sedimentata negli anni, e gli affetti prevalgono, ancora una volta, anche
sulle abitudini che infondono sicurezza, reclamando il loro posto nella vita.
Tulipani per il compleanno, Gloria Spessotto, Luciana Tufani Editrice, 2015.
(segue intervista all'autrice)
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