Il seggio è quello che, con la sua morte, Barry Fairbrother lascia vacante nel Consiglio dell'Amministrazione Cittadina. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno nella vita degli abitanti di Pagford, tranquilla cittadina inglese. Gli adulti si misurano immediatamente con la possibilità di esercitare il loro potere per occupare il posto libero, ma sono gli e le adolescenti che tessono la trama del racconto e intrecciano i destini delle persone, scombinando le carte, saltando tra i diversi tavoli da gioco.
Sono loro i veri protagonisti del romanzo, che vivano in case borghesi o popolari, in famiglie disfunzionali o più o meno equilibrate, benestanti o indigenti .
J.K.Rowling, star assoluta del book business, tradotta in settantatre lingue, dopo aver venduto quattrocento milioni di copie della saga di Harry Potter, con questo libro si rivolge agli adulti per parlare loro dei ragazzi e delle ragazze, che conosce da par suo, dosando sapientemente la suspence senza ricorrere ad artifici magici.
Se si ama una prosa ridondante e involuta, meglio volgersi altrove perché l'autrice si esprime con la chiarezza e semplicità con cui scrive per i giovanissimi. Tuttavia la prosa lineare non toglie profondità ai contenuti e la delicatezza con cui affronta problemi quali stupro, droga, violenza sulla donna è un autentico regalo a chi legge.
Pagford è un microcosmo che potrebbe essere ovunque. Anche nel Bel Paese abbiamo complessi abitativi fatiscenti come Cantermill e pure colate di cemento come i Fields: torri alte nel cielo, le finestre come occhi vuoti, le porte rotte, i muri scrostati, rari o inesistenti gli alberi intorno. Gli adulti della storia preferiscono pensare che tutto il male sia lì, mentre gli adolescenti se ne infischiano delle barriere sociali e culturali, le attraversano per sfida, per gusto dell'avventura o per scommessa. Ciccio vincerà la sua, ma Krystal pagherà il prezzo più alto, proprio lei che dalla vita ha avuto quasi nulla.
Gli adulti non escono bene da questo quadro: immaturi come figure parentali, distaccati come assistenti sociali e insegnanti, approssimativi e superficiali nel migliore dei casi.
Un libro che fa riflettere sull'esempio dato o mancato alle giovani generazioni, sulla distanza tra il dire e il fare, troppo elastica per i cosiddetti grandi, determinante per chi sta crescendo.
Il seggio vacante, J.K.Rowling (The casual vacancy, traduz. di Silvia Piraccini), Salani Editore, 2012.
Ciao Laura,
RispondiEliminaogni tanto vengo a dare una sbirciatina nel tuo blog, e trovo sempre delle "perle"... Le tue recensioni colgono la vera essenza dei libri e riescono a restituirla con garbo e chiarezza al lettore...
Riesci ada affascinare ed ad incuriosire ...
Veramente brava!
Manuela
ciao Manuela,
RispondiEliminale tue sbirciatine sono molto apprezzate da queste parti:-)
ti ringrazio per l'attenzione e mi impegno per non deluderti:-)
L